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I Tamponi rapidi in farmacia sono affidabili?

Una doverosa precisazione Riguardo alla esattezza del TEST

RAPIDO NASALE E SIEROLOGICO IN FARMACIA PER LA RILEVAZIONE DELL'ANTIGENE DEL CORONAVIRUS. 

 

Dati tecnici dei kit immunocromatografici utilizzati in farmacia . 

Marca JoysBio: presentano una sensibilità diagnostica del 98,1% e una specificità diagnostica del 99,22% rispetto ai risultati di una Real-Time PCR. Hanno un'accuratezza del 98,98% e non si evincono reattività crociate con altri antigeni. Un risultato negativo può verificarsi se il Virus presente nel campione è inferiore al LOD (1,6x10^2). 

 

Il Test è tra quelli selezionati da una commissione medica della regione Emilia Romagna per i tamponi rapidi in farmacia. 

 

In internet lo screditare è diventato ormai prassi comune. Tutti a pensare al proprio orticello, con le proprie insicurezze e alla costante ricerca di certezze, e non riusciamo così a vedere al di fuori del selciato. Una pandemia che all’inizio ci ha colto di sorpresa spaventato e sconvolto, l’abbiamo sottovalutata e -proprio adesso- sta colpendo fortemente il nostro territorio, con contagi in aumento, ospedali ai limiti dei posti letto, e tanti nostri cari concittadini, amici, parenti attaccati ai respiratori. 

 

E nonostante ciò leggiamo commenti del tipo ” i test in farmacia non hanno nessun riscontro, e non sono affidabili”. Oppure sulla stessa lunghezza d’onda “I vaccini fanno male, non servono!”. Il tutto per un malsano passaparola “disinformatico”. 

 

Premettiamo che in clinica statistica non esiste l’assoluto, ma una rilevanza. E chi conosce l’approccio scientifico dovrebbe ben saperlo. Ad esempio quando il dottore vi prescrive un antibiotico non avete il 100% di probabilità di guarire, anzi... sono molto comuni effetti collaterali. Nonostante ciò lo assumiamo perché una figura istituzionale sanitaria come il medico ha valutato che voi abbiate una buona -se non alta- probabilità di guarire. 

 

Detto ciò l’esattezza di un test rapido come quelli che eseguiamo in farmacia dipende da tante variabili. Tra le quali: temperatura, la qualità del test, la rapidità del risultato, interazione col reagente, e -indubbiamente- la perizia nell’ esecuzione. Se il test è effettuato dal paziente stesso, che non ha una una benché minima pratica manuale sul protocollo d'esecuzione standard, è altamente probabile che risulti un falso, positivo o negativo che sia. 

 

Oltre alla importante e laboriosa registrazione sul portale regionale dei dati della persona che si sottopone al test, per il tracciamento dei contatti con eventuali positivi asintomatici: tutte misure fondamentali in un’ ottica di screening preventivo. 

 

Proprio per queste ragioni la scelta della nostra Farmacia è stata fin da subito di affiancare al paziente che effettua l’autotest una figura professionale che possa assisterlo in ogni fase dello screening, per una corretta esecuzione ed una chiara interpretazione dei dati. A riprova di tutto ciò i risultati dei nostri test sono stati perlopiù confermati dai successi tamponi molecolari effettuati. E anche se riscontriamo una piccola percentuale di falsi, dobbiamo pensare oltre... al di là del nostro selciato -appunto- e pensare a tutti i veri positivi asintomatici che ogni giorno troviamo, e che potenzialmente potrebbero contagiare la popolazione in maniera esponenziale. 

 

Se vogliamo davvero limitare la diffusione del virus dobbiamo schierare tutte le armi e le forze il campo. 

 

Ora più che mai lo sforzo comune deve essere massimo, facciamo appello a tutti affinché si vinca insieme questa guerra con un’arma che storicamente contraddistingue il nostro territorio Emiliano : la cooperazione, la partecipazione e il senso civico. 

 

 

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